Luca Spinelli, autore e giornalista svizzero, nato da madre elvetica (traduttrice e buona forchetta) e padre italiano (professore universitario e fumatore accanito); viaggiatore trapiantato qua e là in Europa grazie a una sgangherata auto azzurra; online fin da bambino grazie al suddetto fumatore accanito; utilizzatore di pseudonimi editoriali e nomi d’arte improbabili; ex fumatore a progetto di sigarette al mentolo; l’intestatario di questo sito è stato, tra l’altro:
- Giornalista (DieNeuerung, GEDI, LaStampa, RCS, Feltrinelli, Condé Nast, Edizioni Master, VNU Publishing, Gruppo Infomedia), commenti e prime pagine su: La Repubblica, La Stampa, Corriere della Sera, Il Manifesto, Wired, Punto Informatico e altri (cartacei o online). È autore di inchieste, allegate a interrogazioni parlamentari, causa di modifiche legislative e iniziative nazionali. Autore dell’iniziativa “dare un senso al degrado” (con Elio Veltri, Fiorello Cortiana, Mauro Bulgarelli e altri) e redazione con G. Scorza della relativa proposta di decreto legge. Corrispondenze principali da Zurigo, Bruxelles, Berna, Roma; principali temi trattati: innovazione, digitale e nuove tecnologie, politiche di sviluppo e quadri legislativi correlati.
- Papà del progetto legale no profit Oscon, il più diffuso contratto modulare in Italia (più di 200’000 copie), con relativo forum di consulenza gratuita.
- Capo progetti di comunicazione stampa per gruppi (Gruppo Boero Spa, Veneziani Spa, Gruppo Verrini Spa…), studi legali, e ONG.
- Docente ospite presso l’Università di Genova (facoltà di Ingegneria, psicologia della comunicazione visiva); consulente scientifico per dieci anni sulla normativa europea e italiana in materia di accessibilità e requisiti normativi della pubblica amministrazione (facoltà di Scienze della formazione); progettista del primo portale universitario italiano inserito nell’elenco ministeriale per l’accessibilità. Già membro selezionato della Società Italiana di Ergonomia.
La passione per le interviste gli si è ritorta contro quando è finito dall’altro lato del microfono in convegni e trasmissioni. Qualche anno fa ha smentito una notizia del Wall Street Journal, con relativa smentita di smentita e smentita di smentita di smentita. Con un pizzico di civetteria, ha riscritto il lemma “link” del dizionario De Mauro, segnalando la definizione all’autore. Qualche tempo fa ha scoperto con sgomento che una sua inchiesta era stata candidata per il Premio internazionale Ischia di giornalismo. Per alcuni anni il suo sito è stato tra i più letti in Italia tra quelli di giornalismo (BlogBabel): imbarazzatosi immensamente, ha iniziato ad aggiornarlo sempre meno. Una piccola ma piacevole menzione, infine, per la collaborazione alla traduzione ufficiale in italiano delle licenze Creative Commons 4.0.
Per finire, una citazione anche ai 200’000 chilometri percorsi in auto per mezza Europa nel giro di qualche anno. Non sono tantissimi, ma averlo fatto con la succitata sgangherata auto azzurra è stato un po’ diverso. Un benvenuto tra questi appunti, e grazie per la pazienza d’aver letto fin qui.