Si gioca in questi giorni l’ennesima tappa di quella che sembra diventata una grottesca guerra a distanza fra le istituzioni fiorentine e la maggiore enciclopedia telematica della Rete, Wikipedia. Quella che per secoli è stata la culla della cultura italiana, mostra oggi una testarda e preoccupante ignoranza istituzionale verso l’innovazione e il progresso tecnologico. Dopo la diffida del Polo museale fiorentino alla pubblicazione di fotografie di opere presenti nei propri musei, infatti, il sindaco Leonardo Domenici e l’assessore Graziano Cioni hanno dato mandato di querelare Wikipedia per una supposta diffamazione a loro danno (querela, a quanto risulta, per ora solo minacciata).
La notizia è stata pubblicata pochi giorni fa dal Corriere della Sera e già ripresa da vari osservatori, fra cui il sempre attento Guìdo Scorza e il deputato Pietro Folena, che sul suo blog riassume bene i fatti in una sola frase: <<Tutti sanno che Wikipedia è un’enciclopedia dove chiunque può scrivere. A Domenici e Cioni bastava modificare l’articolo incriminato…>>
La vicenda, in effetti, è tanto semplice quanto paradossale: nella voce su Wikipedia dedicata al sindaco, si imputavano a lui e alla sua giunta alcuni provvedimenti che – citando la voce – <<hanno suscitato critiche da parte della cittadinanza>>, come l'<<affidamento dei parcheggi cittadini alla società Firenze parcheggi, del cui Consiglio di Amministrazione fanno parte le mogli di Domenici e dell’assessore Cioni>>. Questa affermazione, sarebbe una calunnia già circolata in passato e sulla quale nel 2004 la Procura della Repubblica di Firenze avrebbe aperto un’inchiesta sfociata in una condanna e alcuni rinvii a giudizio.
Che le dichiarazioni calunniose vadano combattute è sacrosanto, specie in un’epoca in cui la Rete scardina ogni giorno la privacy e il diritto all’oblio di ognuno di noi. Ma – come avrebbe detto una nonna d’altri tempi – “c’è modo e modo”.
Il fatto che l’intero staff e il sindaco di una della maggiori città italiane non siano in grado di cliccare su “modifica” su uno dei dieci siti più visitati al mondo, la dice lunga sulle compentenze della giunta. Sarebbe bastato aggiungere la locuzione <<il supposto>> prima di <<affidamento dei parcheggi cittadini>>, per ristabilire in un istante la realtà dei fatti: lavoro che avrebbe rubato una ventina di secondi e sarebbe stato molto meno dispendioso che dare mandato ad avvocati e legali vari per contrastare ciecamente una delle maggiori risorse online del mondo.
Non solo: la denuncia verso Wikipedia nella forma annunciata è qualcosa di paradossale e grottesco. Il responsabile dei dati inseriti non è “Wikipedia” (che è semplicemente un progetto), ma semmai l’utente che ha effettuato la modifica e la Wikimedia Foundation che possiede i server negli Stati Uniti dove sono ospitate le Wikipedie del mondo (italiana, ingelse, tedesca, e così via). Su Wikipedia, inoltre, esiste un semplicissimo regolamento secondo il quale ogni volta che viene minacciato un provvedimento legale, la voce debba essere oscurata a scopo cautelativo: bastava quindi inviare una serena email ufficiale e il dato sarebbe stato cancellato evitando pantomime mediatiche e gesti arroganti.
Non è tutto. Come riporta un attento utente di Wikipedia, la persona che ha aggiunto le informazioni “calunniose” lo avrebbe fatto poche settimane fa dalla Biblioteca di Documentazione Pedagogica di Via Buonarroti 10 a Firenze (luoghi in cui, di norma, si registra l’identità di chi naviga). La vicenda, quindi, poteva probabilmente esaurirsi molto più semplicemente e razionalmente senza nemmeno interpellare Wikipedia (o comunque facendolo con la riservatezza del caso): tutti questi, infatti, sono dati pubblici.
E come di questo fatto se n’è accorto in pochi minuti un qualsiasi anonimo utente di Wikipedia, potevano farlo anche i geniali Domenici e Cioni prima di minacciare querele vestite di quell’arroganza tipica di chi ignora e di chi non sa. Cioni, fra l’altro, si occupa per Firenze di sicurezza sociale e polizia municipale: minacciare querele a destra e manca è davvero un ottimo modo di mantenere la sicurezza e la serenità sociale.
Lunga vita a Firenze, dunque, un po’ meno alla medievalità delle sue istituzioni.
Luca Spinelli
Domenici e Cioni hanno sempre dimostrato atteggiamenti arroganti e poco rappresentativi della corrente politica che dicono di seguire, però Firenze, cioè i fiorentini, continuano a votarli. Domenici, come potete leggere proprio su Wikipedia, ha avuto il 49 e passa percento dei voti al primo turno e quasi il 70% al secondo turno…
Forse la città culla della cultura oggi ne è solo il mausoleo: un triste freddo museo in cui ammirare le glorie di un antico passato, per ricordarsi ciò che era Firenze e che oggi non è più.
Un avvilito ex fiorentino.
Ma LoL!Che incapaci….
Io sono un fiorentino e ho votato per Dominici ma mi sono trovato arreso al degrado che ha raggiunto firenze la sera io sto in centro è una vergogna macchine dapertutto ma nessuno fa niente neanche la polizia se chiamata. Ha trasformato Firenze nella citta dei balocchi per i delinquenti.