Intervista a: Roberto Scano.
Professione: presidente di IWA Italia, esperto di accessibilità.
Contenuti: accessibilità, usabilità, leggi italiane, italia.it.
Vicenda Italia.it. Quali sono i problemi maggiori della pagina di accesso e, più in generale, del portale nella sua interezza?
Nel mese di luglio dell’anno scorso, su richiesta della Cooperativa Chiossone ho analizzato il portale per la conformità ai requisiti tecnici della legge 4/2004 – di cui sono coautore e di cui il CNIPA ha reso disponibile un manuale d’applicazione da me prodotto – ed ho verificato che, rispetto alla prima pubblicazione del sito Web, erano state risolte le problematiche di accessibilità, soprattutto quelle legate a tecnologie quali oggetti Flash, funzionalità in assenza di script, e così via.
In generale, quindi, alla data e per le pagine oggetto di verifica, il sito può senz’altro definirsi conforme alla legge 4/2004. Nella sezione dedicata all’accessibilità del portale italia.it è disponibile tra l’altro l’analisi completa, scaricabile e consultabile liberamente.
C’è, però, qualche punto che reputi critico (o particolarmente sintomatico)?
Per quanto riguarda l’accessibilità, a livello strutturale, le problematiche son state risolte: i contenuti possono essere navigati e raggiunti anche in assenza di Flash (in modo diretto oppure tramite contenuti equivalenti – come il caso delle trascrizioni per i contenuti multimediali), gli stessi oggetti flash sono stati resi accessibili e navigabili tramite tastiera, le pagine sono navigabili tramite le intestazioni, le tabelle dati risultano essere strutturate in modo corretto…
Se vogliamo trovare una criticità è forse il sistema di URL del sito che non ne consente una buona fruibilità da parte dei motori di ricerca e la qualità di alcuni testi pubblicati, ma qui andiamo oltre i requisiti di legge e quindi oltre il settore di mia competenza. Il problema maggiore in grandi portali è chiaramente la formazione dei redattori: se la cultura dell’accessibilità (ma soprattutto della chiara comunicazione) non si diffonde anche in ambito redazionale difficilmente è possibile mantenere un sito “accessibile ed usabile”.
Per quanto in tua conoscenza sono stati stanziati fondi per il lavoro di verifica tecnica / adeguamento del portale?
Da quanto mi risulta no, è stato tutto a costo di IBM. Ovvero, l’adeguamento penso l’abbiano fatto con risorse interne e chiaramente la verifica tecnica l’hanno pagata al Chiossone. In linea generale, non penso che abbiano speso più di 2-3 mila euro.
Va detto che sul portale si fa ampio uso di flash, tabelle, testi senza punteggiatura adeguata o in inglese, link semanticamente non sensati, immagini con un testo alternativo a tratti quasi ironico, e così via… Inoltre, con un browser comune come Firefox si notano evidenti problemi di visualizzazione dei testi. Una domanda diretta per una risposta diretta: a tuo parere si può ragionevomente affermare che il sito attualmente è in regola con la legge Stanca e – comunque – realmente accessibile?
Quel che posso dire chiaramente è quanto a suo tempo analizzato e di cui è disponibile il rapporto di verifica: alla data di verifica il sito – applicando la metodologia prevista dal DM 8 luglio 2005 – ha superato positivamente l’analisi: come ogni certificazione, l’analisi effettuata fotografa un determinato momento e dei determinati contenuti: è chiaro che la contenutistica va curata con redattori “con l’accessibilità in mente” proprio per evitare errori di punteggiatura ed eventuali cambiamenti di lingua per le frasi/citazioni in lingue differenti da quella dichiarata nell’html della pagina.
Una valutazione generalmente positiva, quindi.
Italia.it è l’unico grande portale per cui ho visto l’effettiva volontà di adeguamento e tra l’altro mi risulta sia l’unico dei siti bollinati che si è rivolto ad una società di valutazione anziché effettuare direttamente l’autovalutazione. Da quanto inoltre apprendo dal sito stesso, è stata svolta pure una fase di test con utenti disabili (2 non vedenti, 1 ipovedente, 2 disabili motori, 1 non udente) a cura di ASPHI e pertanto da parte mia a suo tempo ho ritenuto il sito essere conforme ai requisiti tecnici previsti dalla 4/2004, e questo test con gli utenti comprova che è anche realmente accessibile.
Un consiglio che vorrei dare – in generale – è di seguire le modalità applicate in questi adeguamenti con il coinvolgimento anche di utenti con disabilità nelle fasi di test e soprattutto ottimizzando i sistemi di produzione di contenuti al fine di aiutare i redattori nella produzione di contenuti accessibili e conformi alla normativa.