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È morto Fabio Metitieri

 Con lui avevo discusso anch’io, come tanti altri sulla Rete. Pochi mesi fa, l’ultima volta, un lungo scambio di email. Lo stimavo come si stimano le persone con cui ci si accapiglia e non si è quasi mai d’accordo, ma che sanno argomentare le proprie idee facendo riflettere. Aveva poco più di cinquant’anni. Un infarto.
Testardo, ma anche ironico e competente, era dotato d’una mancanza di tatto e un’aggressività in grado di mandare su tutte le furie anche gli interlocutori forniti d’aureola più luminosa. Ma se prese con filosofia facevano sorridere: in fondo erano una forma di onestà.
Non sono bravo nei ricordi postumi, forse perchè in passato ho vissuto da vicino vicende molto simili e perchè sono convinto che sia più onesto stimare un vivo piuttosto che qualcuno che non lo è più. Zambardino e Pasteris lo ricordano meglio di quanto farei io.

Mi dispiace di cuore, questo è certo.

Luca Spinelli

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