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Mentos: non fare come tuo padre!

Uno spot cretino. Non mi vengono davvero parole migliori. E ci ho provato. Se dobbiamo importare qualcosa dall’estero, facciamolo con gli spot argentini della birra Quilmes, tanto per dire, ma tralasciamo quelli olandesi idioti. In trenta secondi concentra tutti gli stereotipi e gli ammiccamenti più banali. Ci mancavano solo una bottiglia di whisky, un gruppo di palestrati che si diverte ubriaco e magari un paio di avvistamenti alieni.

Il concept dello spot è semplice: ci sono due ragazzotti sfigatelli, brufolosi e implicitamente verginelli che vengono fermati da due piacenti e sexy donzelle su una cabrio. Le due, con fare ammiccante, offrono ai due imbranati nerd un giro in auto. Non può mancare il proverbiale ghiacciolo di forma fallica in mano alla bionda. Colto di sorpresa da tanto ardore, il più “tonto” degli sfigatelli si fa avanti e le redarguisce dicendo che, mancando le cinture di sicurezza nei sedili posteriori dell’auto, le due devono subito tornare a casa o avvertirà le autorità. Perdendosi implicitamente l’unica donna che avrebbe mai potuto sfiorare in vita sua. Infine si soffia il naso producendosi in una sonora pernacchia, mentre la voce fuori campo avverte, invitante:

“Non fare come tuo padre”!

Non mi importa di fare il buonista moralista, non mi importa di scomodare discorsi sul maschilismo: ma mettere le cinture di sicurezza non ha molto a che vedere con vecchi padri bigotti, noia, e cose simili. Così come non metterle ha poco a vedere con ragazze gnocche, trasgressive ed esaltanti momenti di gioventù.

L’apoteosi grottesca di questa pubblicità, comunque, sta nel fatto che in Italia non c’è niente di trasgressivo nel non mettere le cinture posteriori: è infatti perfettamente legale non avere né indossare le cinture posteriori, purché il modello originale non le prevedesse nemmeno come optional (come da circolare n. B53/2000/MOT del Ministero dei trasporti). Oltre alla cretineria e al velato sessismo che pervade l’intero soggetto, quindi, pure la dabbenaggine. Forse chi importa le pubblicità, oltre a doverne verificare la soglia di idiozia, dovrebbe prima prendersi la patente.

Insomma: se proprio credi che sia “ora di cambiare” e di “non fare come tuo padre”, invece di comprare le Mentos Now Mint e non mettere le cinture posteriori, potresti fare l’inaspettata trasgressione di montarle sull’auto di tuo padre che non le ha mai avute. Certamente sarebbe una cosa originale.

Luca Spinelli

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